Un post veloce, nato per caso da un momento nostalgico…
Quasi 20 anni fa, intestardito e con l’aiuto di un paio di persone, iniziavo una delle più importanti esperienze della mia vita, durata poi circa 6 anni.
Un’esperienza che nasceva come un insolito sviluppo imprenditoriale di un’idea in realtà molto semplice, ovvero quella del portare sul territorio servizi e prodotti mancanti, in quel caso inerenti il settore videoludico e quello dei servizi per il web e l’e-commerce…
Un’esperienza che, però, si rivelò poi essere molto di più: l’inizio di una crescita umana e professionale, nonché la mia prima aula di comunicazione.
Un’idea che funzionò bene, anche se a dire il vero ci credevano in pochi, ma quei pochi (incluso me stesso) li ringrazio ancora oggi.
Cosa mi ha insegnato?
Un elenco interminabile di cose… è passata una vita e le sto ancora contando.
Su tutte:
- Che nonostante l’importanza delle definizioni capitalistiche, alle quali il fare impresa sarà sempre legato, la parola “impresa” trova le sue origini nei significati di “incominciare” e “prendere all’interno”.
- Che investire almeno un po’ di sé stessi in ogni progetto genera profitti importanti.
- Che non importa se sai fare bene tutte le cose che servono, farle tutte da solo sarà, presto o tardi, una scelta sbagliata.
Tre insegnamenti a cui ho pensato spesso, successivamente, che si sono rivelati fondamentali per (pre)vedere degli errori, sia miei che altrùi.
Non sono fan di chi elargisce un po’ ovunque consigli sulla crescita o sul fare impresa, credo servano le sedi e le forme giuste, tante chiacchierate e, quasi sempre, anche diverse letture o studi… Ma mi sembrava sensato metterli nero su bianco, come faccio per tanti altri spunti di riflessione.
Grazie al mio caro amico Donato, che ha trovato i commoventi reperti in foto e me li ha inviati.
E grazie a tutti quelli che, in quel periodo, hanno passato qualche minuto (o intere giornate) con noi.
