Coi nervi a fior di pelle, quando il guscio si infrange ed i martelli buttano giù la tua porta... è meglio che tu corra.
("With your nerves in tatters as the cockshell shatters | and the hammers batter down your door | You better run." - da Run Like Hell, The Wall, disco 2, n.° 9)
("With your nerves in tatters as the cockshell shatters | and the hammers batter down your door | You better run." - da Run Like Hell, The Wall, disco 2, n.° 9)
Io ho dovuto correre, anche contromano, per riprendere Waters.
Avevo -2 anni quando i Pink Floyd pubblicarono The Wall.
E sembra ieri.
O
almeno... ieri lo sembrava ieri, durante tutti i 165 minuti di estasi:
pelle d'oca, battiti ed occhi lucidi per la psichedelia che ha fatto
storia, ed una teatralità senza precedenti.
Il film è un
montaggio che alterna tappe del tour al girato introspettivo di Waters,
impegnato tra Francia e Italia per rendere omaggio ai due padri, il cui
ricordo è stato negato dalle guerre. Un padre per guerra.
"Tutto sommato è solo un altro mattone nel muro. Tutto sommato siete solo un altro mattone nel muro."
("All
in all it's just another brick in the wall | all in all you're just
another brick in the wall." - da Another Brick in the Wall part II, The
Wall, disco 1, n.º 5)
Il muro costruito da Waters è senza tempo,
senza misure, esattamente come la sua espressione artistica, esattamente
come la guerra, ed i morti che vengono salutati, sparsi per un secolo,
d'ogni colore, dal Salento alla Cambogia, da Cassino a Nassiriya.
Un muro di mattoni, un muro di persone: emozioni sovrapposte e coscienze infrante.
Tutto
lo spettacolo è ben oltre la musica (o la storia di Pink)... i solchi
di lacrime che Liam Neeson descrive in apertura (provocati da Waters, artista del '43)... tornano
evidenti a più riprese, fino alle immagini di un paio di ragazzi, in
testa a tutti quelli dell'oceano, probabilmente degli anni '90, che in
prima fila cantano esaurendo la voce, braccia al cielo... anche loro
solcando il viso.
Non è solo per i fan, per quelli è d'obbligo, per tutti gli altri è un ricordo, un pezzo di storia, una scoperta.
Roger riesce a celebrare la guerra, la richiama e la incorona come fallimento supremo dell'uomo.
E
la musica... la presenza interna ed esterna, collega entrambi i lati
del muro, parla dentro e fuori dal guscio, urla da un microfono murato
all'oceano di persone, alle quali vien chiesto di fissare dei mattoni;
così lo spettatore vien messo di fronte al muro, deve fidarsi di una
chitarra che stride per comprendere, almeno in parte, ciò che non è a
portata degli occhi.
In The Wall si ascoltano degli arrangiamenti evocativi, eseguiti su un palco incredibile: "Happiest Days Of Our Lives" (con al seguito "Another Brick in The Wall") mette i brividi, ed alcune esecuzioni (su tutte: "Comfortably Numb" & "Mother") hanno un profilo artistico commovente.
È così, mattone dopo mattone, Waters sembra costruire un'interrogazione: sull'incomprensibile comunicazione tra uomini, sulla prigionia dei conflitti, sulle illusioni degli schieramenti e sulle barriere nelle quali l'uomo si costringe: quelle imposte, quelle inutili ma rispettate, quelle immaginarie e, talvolta, quelle precedentemente già distrutte.
"Doveva esserci una porta nel muro, quando sono entrato."
("There must have been a door there in the wall | when i came in." - da The Trial, The Wall, disco 2, n.° 12)
In The Wall si ascoltano degli arrangiamenti evocativi, eseguiti su un palco incredibile: "Happiest Days Of Our Lives" (con al seguito "Another Brick in The Wall") mette i brividi, ed alcune esecuzioni (su tutte: "Comfortably Numb" & "Mother") hanno un profilo artistico commovente.
È così, mattone dopo mattone, Waters sembra costruire un'interrogazione: sull'incomprensibile comunicazione tra uomini, sulla prigionia dei conflitti, sulle illusioni degli schieramenti e sulle barriere nelle quali l'uomo si costringe: quelle imposte, quelle inutili ma rispettate, quelle immaginarie e, talvolta, quelle precedentemente già distrutte.
"Doveva esserci una porta nel muro, quando sono entrato."
("There must have been a door there in the wall | when i came in." - da The Trial, The Wall, disco 2, n.° 12)
Ancora oggi corro, per riprendere Roger Waters.
Ancora oggi vedo tanti correre contromano.
Bari, 36 anni dopo,
V.
Ancora oggi vedo tanti correre contromano.
Bari, 36 anni dopo,
V.