Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Il pensiero di un grazie su note jazz

Il pensiero di un grazie su note jazz, possibilmente, da un uomo qualunque: "Vorrei ringraziare ancora una volta il re del jazz Herbie Hancock e sua moglie Gigi per avere percorso tutta la strada dagli Stati Uniti fin qui, nonostante i loro tanti impegni, per celebrare quest'occasione insieme con noi. Superando le numerose sfide della vita, Herbie ha creato dei pezzi musicali che in tutto il mondo smuovono i cuori delle persone. Ha lavorato molto duramente. Questo è qualcosa che tutti voi dovreste apprezzare. Vorrei congratularmi caldamente con lui ancora una volta per i 12 Grammy Awards che ha vinto durante la sua illustre carriera. Sono così felice ed orgoglioso di vedere un numero sempre maggiore di membri raggiungere meravigliosi risultati nei campi più diversi. Una delle migliori qualità di Herbie è il suo senso di gratitudine, una caratteristica propria di tutti gli individui ammirevoli. Coloro che mancano di gratitudine sono persone arroganti e corrotte. Negli 80 a

The Impossible: bel titolo!

Molti diranno che è strappalacrime, molti diranno che è romanzato, molti (come gli idioti che rideranno dall'inizio finchè la prima scena cruda li prenderà a schiaffi) diranno che è scontato.  Poco importa. E' da vedere. Ed è da vedere sul grande schermo, poichè è un'esperienza che raramente troviamo nel cinema (quello tecnico), che, con inquadrature splendide e dettagli che prendono a pugni nello stomaco riportano subito al titolo perfetto: cosa è impossibile? E' impossibile pretendere che tutti tentino di sollevarsi un po' dal quotidiano? E' impossibile credere che anche i disastri possano lasciare possibilità alla fortuna? E' impossibile credere nelle persone? Nella tecnologia impugnata? E' impossibile pretendere che il 2004 non sembri per tutti così lontano?!? Il film apre con una data, ed il regista spinge lì, velocemente. Escludendo qualche meraviglioso primo piano, non è un film che andrete a vedere per uscire dalla sala sor

Scrivere è anche questo... (Charles Warnke)

Esci con una ragazza che non legge: "Fallo, perchè una ragazza che legge conosce la sintassi. La letteratura le ha insegnato che i momenti di tenerezza si presentano ad intervalli sporadici ma riconoscibili, e che la vita non è piatta; lei sa ed esige, di conseguenza, che il fluire della vita venga con una corrente di delusione. Una ragazza che ha letto le regole della sintassi conosce le pause irregolari - l'esitazione in un respiro che vacilla - che affiancano la menzogna. Conosce la differenza tra un episodio di rabbia isolato e le abitudini che si afferrano a qualcuno il cui amaro cinismo continua, senza ragione e senza proposito, anche dopo che lei ha fatto le valigie e pronunciato un insicuro addio. E' chiaro che nella sua vita non saranno altro che punti di sospensione, non tappe, e per questo segue il suo cammino, perché la sintassi le permette di riconoscere il ritmo e la cadenza di una vita ben vissuta." Eeehhhh...BAM! Scrivere è anche questo. Cha